Le
fiamme divamparono, ogni traccia di verde era sparita. Scintille brillarono nei
loro occhi, quando le lacrime disperate diventarono il fumo che avvolgeva ogni pianta,
ogni pietra, ogni vita. L’uomo pallido si avvicinò avvolto dal suo mantello
nero, la falce stretta in una mano, l’altra libera con le dita scheletriche in
mostra. Il suo sorriso infuse una pace nuova, mentre occhi curiosi osservavano.
«Non temermi, piccola creatura. Non sarai
sola».
Il koala si avvicinò barcollando. Provò
a parlare, ma gli mancava il fiato. Respirare era faticoso. L’aria intorno era
nera e incandescente.
L’uomo pallido gli offrì il braccio
libero. «Non parlare, non ce n’è bisogno. Vieni con me, solo questo».
Il koala azzardò un passo nella sua
direzione, quando un’esplosione lo fece sussultare. Il fuoco si era accorto che
qualcosa non andava. I suoi occhi rossi incenerirono con lo sguardo il nuovo
arrivato. «Cosa stai facendo?» tuonò.
L’uomo pallido sostenne lo sguardo. «Quello
che stai facendo anche tu».
«Allora sei di troppo» ribatté il
fuoco. «Torna a mietere uomini e donne, lontano dal mio territorio».
«Gli uomini e le donne non hanno più
bisogno di me, da parecchio ormai» sospirò, lanciando un’occhiata al koala che assisteva
al dialogo tra i due tremando e respirando faticosamente. «Ma si sono spinti
troppo oltre».
«Stai forse insinuando che io
dipendo da loro?» chiese il fuoco, stizzito. «Dagli umani?»
«Parli proprio come loro» commentò l’uomo
pallido; dopodiché si rivolse all’animale. «Vieni con me» gli ripeté.
Il koala si guardò intorno. «Non voglio
allontanarmi dalla mia famiglia» riuscì a rispondere, mentre il fuoco s’ingrossava
di furia ed era pronto a divampare su di loro.
«La tua famiglia e i tuoi amici ti
stanno aspettando». Gli offrì ancora una volta la mano con cui non stava
stringendo la falce. «Lontano da questo disastro».
Il fuoco, cieco di rabbia, si lanciò su
di loro bruciando e soffocando tutto quello che toccava; ma il koala aveva già ritrovato
la strada di casa, lì dove le fiamme non bruciavano e l’aria non sarebbe mai
venuta a mancare.
PIETRO DELL'OGLIO